venerdì 19 dicembre 2014

UN PO' DI CORSA 2014 + CIAPA 'L PULAST

Domenica scorsa la mia squadra ha organizzato per la quinta volta la manifestazione "Un Po' di Corsa" sulla doppia distanza della mezza maratona e dei dieci chilometri con un percorso a circuito che accarezzava le due sponde del fiume in prossimità del parco del valentino,... ovvero su quei vialetti che sono da anni la mia palestra di corsa. Quest'anno inoltre le gare erano abbinate all' evento "un babbo natale in forma", raduno e camminata non competitiva a finalità benefica per l'ospedale dei bambini Regina Margherita molto vicino al Palavela dove era posto il ritrovo e arrivo delle due gare.
Nonostante una scellerata concomitanza con una mezza agonistica a pochi chilometri di distanza (i due tracciati nel punto più vicino erano separati da neanche un chilometro) la partecipazione è stata massiccia e coloratissima, con  oltre tremila atleti che si sono posizionati sullo start in corso unità d'italia in attesa del colpa di pistola.
La mia scelta è stata quella di correre sulla distanza ridotta dei dieci chilometri per fare il punto della situazione sulle mie condizioni fisiche dopo quasi due mesi di allenamenti incostanti e poco strutturati.
Al via parto subito in testa, affiancato dall'amico e compagno di squadra Bruno Pasqualini che si orienterà invece sulla distanza doppia, poco avanti a noi due ragazzi partiti veramente a fuoco, il conosciuto e giovane sergey polikarpenko e un altro atleta base running. I primi chilometri scorrono veloci tra corso unità e la ciclabile che costeggia l'altra sponda del Po dopo che lo abbiamo attraversato sul ponte Balbis. Il tempo passa e io sto bene, davvero, le gambe girano rotonde e l'impegno è importante ma gestibile. Bruno poco alla volta si sgancia e io dopo aver riattraversato il Pò sul ponte di corso Vittorio mi ritrovo da solo, davanti a me il duo di testa a un centinaio di metri. Sono sul mio percorso classico di allenamento, potrei chiudere gli occhi e arrivare tranquillamente al traguardo da quanto lo conosco a memoria.
Noto che lì davanti si stanno un pò guardando e che il vantaggio si riduce seppur di poco. Ci provo, sfrutto le leggere pendenza a favore e cerco di tornare sotto. Ci impiego più di due chilometri ma il mio tentativo va a buon fine, sorpasso i due atleti e rilancio subito per non farli rimanere a ruota. Solo il giovane Sergey lo fa e mi marca a uomo. Se me lo porto in volata potrebbe fregarmi penso, e allora cerco di stancarlo anticipatamente con una prima accelerazione. Si stacca e poco alla volta torno sotto, un'altra accelerazione e di nuovo si stacca per poi tornare sotto,... manca un chilometro quando dò il colpo finale ma questa volta parto per una volata lunga che mi porta a tagliare il traguardo da vincitore con un buon riscontro cronometrico se considerato alla mia attuale condizione avendo corso sul passo di circa 3'30''/3'32'' al chilometro (la mia gara su Strava qui).

Non contento di questa bella sgasata il giorno dopo siamo andati a correre nella vicina Vigone dove gli stessi organizzatori della bella Mezza di Varenne proponevano una non competitiva di circa cinque chilometri in notturna, "Ciapa 'l pulast ca scapa via" perchè questo nome? Beh perchè l'apripista era un simpatico ometto in bicicletta con un bel pollo, vero, tranquillamente abbarbicato sul passaruota posteriore (alcune foto qui).
Una corsa per divertirsi, ma che subito dopo il via si è rivelata combattuta e tirata fin dai primi metri. Anche qui due atleti prendono subito la testa della gara con una partenza al fulmicotone. Li inseguo in compagnia dell'amico Maurizio Gemetto sulla strada che da Vigone porta a Cercenasco. Superato questo piccolo paese ci immettiamo nella pista ciclabile ricavata sulla ex ferrovia e qui troviamo tutto il bello di questa gara, e cioè un'infinità di lumini a illuminare, non tantissimo, la strada ma che creano un colpo d'occhio stupendo. Peccato che la serata non sia serena, altrimenti alla mia destra riuscirei a vedere il Re Viso imbiancato.
A me piace correre nel buio e tutto ciò mi entusiasma, do fiato alle gambe e le spingo fino a riacciuffare i due di testa, rifiato un attimo prima di sorpassarli e poi via,... a ciapè 'l pulast!
Per quel poco che vale buono il crono finale, che mi da una media sui 3'20'' al chilometro; anche aggiungendo qualcosa alla tollerenza del garmin rimane un buon ritmo considerando come ho detto il mio ultimo periodo con allenamenti altalenanti. (la mia gara su Strava qui).

domenica 7 dicembre 2014

(mezza) MARATONA DI FIRENZE 2014

Da qualche parte nei precedenti post l'avevo scritto che a fine novembre avrei riprovato a rimettermi in gioco sulla distanza della maratona, in quella Firenze che mi aveva visto per la prima volta dietro la linea di partenza a inseguire quei 42 chilometri nel 2009.
Quella volta tirai dritto poco dopo il 25esimo verso la consegna borse in iena crisi energetica, questa volta ho messo la freccia poco prima del cartello del passaggio alla mezza. La resa anzitempo era però già prevista da tempo, ovvero da quando durante la preparazione mi sono reso conto che non ci sarei arrivato preparato come volevo io, e cioè in modo da tentare di migliorare quelle 2:42' che feci a Reggio Emilia nel 2009.
Non mi lamento di niente nè cerco scuse, è vero che mettere su casa nuova da solo contestualmente è stato veramente impegnativo e mi ha fatto perdere parecchi allenamenti importanti ma soprattutto mi è mancata la testa a ennesima dimostrazione che non è una gara per me a incominciare dall'aspetto mentale, fattore molto importante per un impegno come questo.
Domenica 30 novembre la giornata era grigia con qualche sparuta goccia di pioggia, il clima era non freddo ma molto umido, circostanza che manderà poi in crisi parecchi atleti.
Si parte da lungarno e poco dopo siamo immersi nel bel parco delle cascine, corro nel gruppo delle 3:00' insieme a Sarah cercando di prendere sempre aria ai bordi della strada, nonostante sia in canotta ho caldo, è molto umido. Siamo al quinto chilometro e già mi annoio, sto però discretamente bene e a ogni ristoro mi fermo velocemente per bere meglio e idratarmi: voglio arrivare almeno al trentesimo e godermi un pò di passaggi in firenze.
La testa però fa quello che vuole e a sto giro vince lei, o meglio perde, rientrando verso il centro mi assale la consapevolezza che sto facendo qualcosa che non mi va, non oggi almeno, non mi sto divertendo. E se manca la gioia di correre tornare sui propri passi, verso una sacca con il cambio asciutto, è stata la soluzione migliore. Magari criticabile, ma in quel momento per me è stata la più giusta.

Il weekend lungo è poi stato di gran lunga piacevole: bella compagnia sabato sera al raduno di RunningForum e la conoscenza finalmente dal vivo col pitt; lunedì turismo defaticante (?) con la doppia scal(in)ata in Duomo e Campanile e anche due buone mangiate in zona.

Adesso con tranquillità qui a Torino ho ripreso con la preparazione invernale per affrontare nuovamente competitivo i prossimi appuntamenti e guardando un pò più in là cercare di fare bene la primavera, sono molte gare nel mirino. Ci sarà da lavorare,... ma non ho paura!