sabato 25 marzo 2017

LAGO MAGGIORE HALF MARATHON 2017

Entrato ufficialmente nella categoria M40 dall'inizio dell'anno, avevo puntato come prima gara obiettivo la oramai per me classica di primavera sul lago maggiore. Una gara a cui sono affezionato per la bellezza del paesaggio, perchè qui vive il mio allenatore ma soprattutto perchè su queste strade ho siglato il mio personale nel marzo del 2010.
L'avvicinamento all'evento proseguiva piuttosto bene ma verso la metà di gennaio un risentimento al vasto mediale con conseguente infiammazione al tendine rotuleo mi ha tenuto fermo due settimane e considerando i giorni per riprendere a carburare bene se ne è andato quasi un mese di preparazione in un momento cruciale dell'allenamento. Pazienza, cose che capitano e che fanno parte del gioco.
Il percorso di quest'anno è lievemente cambiato nella zona di partenza, il via è a circa un chilometro dal Centro Congressi di Verbania sede logistica della manifestazione e viene così evitato il tortuoso inizio dell'anno scorso rendendo velocissime le prime battute di gara.
Dopo il riscaldamento con Sarah e l'amico Ciro di RunningForum alle 10 siamo tutti dietro i tappeti dei chip pronti per affrontare i ventun chilometri che ci separano da Stresa, l'attesa del via scorre velocissima in compagnia dell'amico Kikko con cui da tempo non ci vedevamo. La giornata è bella, cielo azzurro e sole, la temperature da fresca diventa pian piano gradevole.
Non sono nelle primissime linee  ma allo sparo mi destreggio velocemente per evitare rallentamenti e zig-zag. La tattica di oggi è quella di non strafare nella prima parte e così faccio, corro a un ritmo a me comodo mentre in questi primi cinque chilometri si inizia a formare un gruppetto dal passo uguale e costante che mi sarà molto utile per il proseguimento della gara. Usciti da Verbania si corre veloci su un falsopiano favorevole verso la località Fondotoce, da qui si accarezza da lontano il lago di Mergozzo e con una svolta a destra si passa per una manciata di chilometri nella zona del Tecnoparco. Chissà perchè credevo non si passasse qui dentro, o meglio speravo di tirare dritto per Feriolo, vai a capire che mi passava dalla testa in quel momento!
Soffro un pò, abbiamo passato da poco il cartello del decimo chilometro quando uno spettatore ci urla il passaggio: 36'16, va beh preferivo non saperlo perchè in gare come oggi tendo a non guardare ritmi o passaggi ma affidarmi solo alle sensazioni ma tant'è,... fatti due conti non è poi neanche malissimo. Il gruppetto prosegue compatto in direzione Feriolo, dopo una salita in cui sono bello efficiente si svolta a destra per riprendere la statale e da qui fino a Stresa sarà praticamente tutto dritto.
Sento che sto correndo al limite della zona rossa del contagiri, ci scambiamo diverse volte la posizione con gli altri atleti e sfrutto i momenti in cui sto dietro per rifiatare se così si può dire. Intorno al diciottesimo però è più forte di me e rompo gli indugi; forzo leggermente il ritmo col risultato di allungare in fila indiana il plotoncino. Alcuni atleti perdono contatto, altri li sento dietro e li vedo dai cartelli con gli specchi agli incroci; oramai manca poco a Stresa, anzi abbiamo già superato i primi alberghi, le posizioni di gara circoscritte ai questi miei diretti avversari si decidono adesso.
In mente il flashback a sette anni fa, ritmo e condizione sicuramente diversi, un momento malinconico ma che comunque mi dà gioia. Il respiro affannoso del ragazzo con cui ho corso più a gomito a gomito tutta la gara mi desta dai pensieri, ci lanciamo in una lunga volata, ma oggi ne ha più lui e mi precede di qualche secondo sotto il gonfiabile dell'arrivo.
1:16'53'' il tempo impiegato oggi per una ventiduesima posizione assoluta, non una prestazione eccezionale ma in linea a quanto avevo percezione di valere, l'andamento dei parziali presi ogni cinque chilometri pressochè regolari mi confermano che ho interpretato bene la gara, ho limitato i danni dai!
La mia attività su Strava qui.

5 commenti:

Saverio ha detto...

Quindi sei entrato anche te negli "anta",con quei tempi...te se semper un giuinot :-)

franchino ha detto...

Eh mannaggia Saverio a maggio sono 40 tondi!

nino ha detto...

quaranta....bei tempi. e quanti acciacchi in meno
grande come sempre

Kikko ha detto...

Frank sempre un piacere parlare con te,aspetto di riuscire a farlo un altro volta ma con le gambe sotto il tavolo;-)

franchino ha detto...

Grazie Nino!
Kikkone mannaggia davvero! Se poi ci troviamo in valle diventa un'apoteosi :-D sai già dove ti porterei ahhahah!