domenica 23 maggio 2010

20° GIRO DELL'ELBA, ULTIME CONSIDERAZIONI

Quando mi iscrissi al Giro dell'Elba ero consapevole dagli articoli apparsi qua e là in rete che negli ultimi anni lo staff organizzativo avesse perso un pò lo smalto nell'allestire la manifestazione.
Ci fu polemica ad esempio un paio d'anni fa sul sito Podisti.Net per quanto riguarda l'iscrizione alla gara che obbligava a comprare il pacchetto gara più soggiorno presso le strutture convenzionate. Lettera della Fidal a chi di dovere e quest'anno l'iscrizione sarebbe costata 250€ oppure, se abbinata alla prenotazione alberghiera, 75€. Cambia la forma, ma non la sostanza; come capita fatta la legge trovato l'inganno. Devo dire che comunque gli alberghi proposti erano molto validi e l'offerta vantaggiosa; noi ci siamo trovati bene.
La gara. La
prima tappa prevedeva una cronometro individuale di cinque chilometri da percorrere sul circuito cittadino di Porto Ferraio. Percorso ridotto a neanche quattro chilometri (3,6 km da Garmin) su strade in alcuni punti aperte al traffico. Va bene per una non competitiva di paese, non accettabile secondo me per una gara nazionale. Una piccola accortezza, non fondamentale è vero, sarebbe stata quella di segnalare sull'ordine di partenza per ogni concorrente, l'ora in cui sarebbe partito.
La
seconda tappa a mio gusto è stata la più bella per il percorso che ci ha portato per ben due volte sul mare attraversando sentieri immersi nella macchia mediterranea. Dura ma bella, e lo sarebbe stata ancor di più se fosse stata una giornata di sole.
Il
terzo giorno siamo stati a Rio dell'Elba, partenza caotica con macchine parcheggiate male e una transenna in mezzo alla strada dopo il primo passaggio in paese. Percorso duro ma anonimo, è stata tagliata la parte più bella per sentito dire che saliva a le Panche. Anche qui nella lunga discesa in direzione Rio Marina la strada non è stata completamente chiusa al traffico, non è stato simpatico trovarsi un pulman svoltata una curva che saliva.
La
quarta tappa partiva da Capoliveri e ci portava sul Monte Calamita, salita iniziale veramente dura fortunatamente non lunghissima. Percorso bello con ampio panorama sul mare, peccato anche in questo caso la giornata non eccezionale nuvolosa e ventosa.
L'ultima tappa che si sarebbe dovuta svolgere a Marciana è stata annulata per impraticabilità di alcuni tratti del percorso nel bosco per il maltempo. Decisione sicuramente giusta, la sicurezza prima di tutto; è anche vero però che le previsioni del tempo da una settimana prospettavano maltempo, da un'organizzazione con vent'anni di esperienza mi sarei aspettato un percorso alternativo.
Il mio giudizio su questo giro non è positivissimo, più che una gara nazionale mi è parsa una bella non competitiva, tappe accorciate, invertite nei giorni per concomitanze con altre manifestazioni (Marciana si sarebbe dovuta correre al posto di Capoliveri), costo di iscrizione sopra la media, 75€ per 5 tappe (47€ la Traslaval sempre per 5 tappe), mancanza del chip che invece c'era negli anni passati.
Da un punto di vista turistico nulla da eccepire, l'Elba è molto bella e almeno una volta credo si debba visitare.

23 commenti:

Paolino73 ha detto...

Leggendo le tue considerazioni mi viene da pensare che ormai x la maggioranza delle manifestazioni podistiche gli unici che alla fine restano soddisfatti siano solo e solamente gli organizzatori che hanno trovato in noi le vacche da mungere.
Penso che ormai qui in Italia di gare organizzate in un certo modo ce ne siano ben poche con costi di iscrizione sempre più alti a dispetto di pacchi gara,premi e gestione logistica della gara sempre più scadenti.
Sono lontano dalle gare da quasi due anni ma non ne sento assolitamente la mancanza.
Corro solamente x il piacere di correre.
Ciao Frank!!!

theyogi ha detto...

oggettivamente è difficile organizzare una gara a tappe, ma con qualche sforzo ci si può riuscire... parlo della maratonisole (ischia, capri e procida) e del giro della valdorcia (si), dove posso confermare grande cura dei dettagli....

costanza ha detto...

@ paolo: concordo con te, ma dalle parti di cuneo e asti, con 5 euro trovi sempre qualche bottiglia di vino nel pacco gara e in genere il 90% delle volte anche il pasta party per tutti...quando di mezzo ci sono pro-loco e servizio civile le cose son ben fatte...le cose vanno male quando la gente inizia a volerci guadagnare a tutti i costi. e a torino e dintorni, se non si va alle gare uisp, che sono sempre una grande festa, si rischia di tornare a casa con l'impressione di essere, appunto, solo dei polli!

@yogi: si, è difficile organizzare le gare a tappe, am quando lo fai da 20 anni dovresti sapere che almeno il percorso chiuso al traffico deve esserci! e poi mi pare ci sia un regolamento fidal che prevede che una gara, x essere nazionale, debba prevedere chip, chiusura al traffico e certi servizi di un determinato livello...cose che all'elba non si sono visti!

Pimpe ha detto...

sottoscrivo in toto quello che hai scritto ;-) la bellezza dell'isola "salva" la corsa... occorre pero' un radicale ritorno al passato come organizzazione ecc.. cosi' ci stiamo muovendo verso una stratapasciata paesana.

arirun ha detto...

Stavo aspettando con molta curiosità le tue considerazini finali perchè all'isola d'Elba ci ho corso in autonomia da turista e mi aveva affascinato!Il fatto che la si corra di maggio fa capire di per sè che si cerca di fare"campare"in mesi di basso turismo,alberghi che immagino abbastanza vuoti(ma questa è regola usuale)addirittura obbligarti nella scelta degli stessi mi pare troppo didattoriale!Mi sembra in conclusione che tu non la rifaresti..Almeno a livello di ristori,deposito borse,docce etc ti hanno trattato bene??

franchino ha detto...

@ Paolino: concordo.

@ Yogi: mi hanno parlato molto bene del giro della valdorcia e infatti se ne avrò la possibilità l'anno prossimo lo correrò.

@ Costy: sante parole.

@ Pimpe: come ci dicevano sul posto sembra che tutti vogliano mangiare ma la torta è sempre più piccola, oltre agli attriti tra amministrazioni comunali.

@ Arirun: organizzare queste manifestazioni fuori dai periodi caldi del turismo di massa può andare bene. I ristori andavano bene, doccie non ce n'erano come neanche bagni chimici. Il deposito borse non era previsto.

costanza ha detto...

e sottolineo: BAGNI CHIMICI NON C'ERANO!!!!! QUINDI IO E UN VECCHIETTO SIAMO ANCHE STATI CAZZIATI DALLA VIGILESSA DI TURNO X AVER FATTO LA PIì DIETRO UNA SIEPE!!!!

Paolo "Cibulo" ha detto...

buono a sapersi, e speriamo che si ripiglino!
Speriamo che alla Traslaval l'organizzazione sia migliore, ma mi sembra di aver letto in giro pareri positivi!

Alvin ha detto...

mmm non benissimo....pure io all' Elba c'ho corso da turista in particolare sullo sterrato di punta calamita, molto bello... già i racconti delle tue tappe mi davano l'idea che non eri molto entusiasta dell'organizzazione..sto post ne è la conferma, un peccato!

franchino ha detto...

@ Paolo: tranquillo!

@ Alvin: hai fatto la strada che da Capoliveri porta alle vecchie miniere? L'abbiamo corsa nella parte finale della tappa da Capoliveri e il Giovedì di riposo con Costy. Bel panorama vero?

Anonimo ha detto...

E' un peccato che manifestazioni così importanti lascino l'amaro in bocca. Per carità, sei andato come una belva, ma a volte la cornice e l'organizzazione concorrono alla soddisfazione personale.
Quindi per me sei sempre il più forte!

Albe che corre ha detto...

Anche un mio amico l'anno passato ha riportato le tue stesse sensazioni soprattutto per quanto riguarda l'organizzazione ..per non parlare poi di quello che è successo all'ultimo trail dell'isola...
..ora sotto con la Traslaval, ti seguirò a distanza,perchè ci sarà anche una bella spedizione di amici in partenza dall'Umbria e dalla vicina Toscana..

Enrico ha detto...

La passione è alla base anche dell'organizzazione. Se è poca, ci rimettono in primis i concorrenti. Forse, è anche naturale che dopo tanti anni di "giri dell'Elba" ben riusciti, si inizi a perder un po' di brillantezza.

franchino ha detto...

@ Bellabigo: ma no, l'amaro in bocca no, presupponevo cosa avrei trovato. Spiace solo che una location come l'Elba e una organizzazione perfetta ne farebbero una gara invidiabile e appetibile a livello non solo nazionale.

@ Albe: del trail non so nulla, cos'è successo? Adesso sotto con la Traslaval. Da Venerdì sarò a Imperia per tre giorni a tappe ma dall'ultimo allenamento di oggi ho avuto al conferma alla sensazione che la forma è scesa un pochetto. Nessun problema, ci tiriamo su le maniche (tanto fa caldo) e si torna a martellare!

@ Polisportiva: esatto, forse il gioco ha stancato un pò gli organizzatori, a questo punto che si facciano in là e diano in gestione il tutto a qualcuno con più voglia e freschezza. Sempre che ci sia questo qualcuno.

Albe che corre ha detto...

Per il Trail ti mando una Mail, che è meglio ..e ci fa anche rima..

Un mio amico, che sarà presente anche quest'anno in Val di Fassa, ripartendo dopo un lungo stop con la preparazione alla Traslaval dell'anno scorso dopo il circuito è entrato e rimasto in forma strepitosa per tutta l'estate vincendo anche diverse gare ..mi ricordo che a Settembre ha vinto una gara di circa 10km a 3.14 al km...

franchino ha detto...

@ Albe: anche io nel 2008 dopo l'esperienza alla Traslaval godetti di un buon stato di forma per un lungo periodo, dal resto oltre che gara è un ottimo allenamento intensivo. Ma l'amico tuo come si chiama, sarà sicuramente arrivato tra i primi l'anno scorso.

Albe che corre ha detto...

Claudio Braganti ..è del '66 e va come un treno ..solo che ora non riesce ad allenarsi con continuità per via del lavoro ..la scorsa settimana mi ha detto che ha corso solo una volta ..ma è sempre capace di ottime prestazioni

franchino ha detto...

@ Albe: vedo dalle classifiche che l'anno scoso è arrivato subito dietro al mio Andrea, pettorale 519 sono andato a rivedermi le foto che scattai, ho capito chi è.

KayakRunner ha detto...

Purtroppo succede un pò dappertutto che si organizzino gare al solo scopo di lucro. A Lecco è successo esattamente la stessa cosa: si attraggono le allodole grazie allo stupendo scenario naturale per poi spennarle oltre ad offrire una organizzazione approssimativa per non dire di peggio ( la mezza di quest'anno non è stata validata in quanto il tracciato misurava circa 600 mt in meno!). Facciamole sapere a tutti queste cose!

franchino ha detto...

A Lecco se ricordo bene è due anni che succedono casini. Anche qua in zona ci sono gare organizzate per far soldi.

nino ha detto...

mettila cosi hai corso con una bella cornice e hai visto l'elba

Oliver ha detto...

Leggo solo ora, però, non me l'aspettavo! Mi sembra anche stupido non sfruttare un paradiso naturale come l'Elba per fare una gara di sicura attrattiva, mah non li capisco. Anche perchè lucri un anno, due e poi la voce gira e si iscrive poca gente e chiudi. No? Capisco le difficoltà, ma un organizzatore le mette in conto soprattutto dopo 20 anni di esperienza!! Più che il pacco gara copioso darei per scontato prima la presenza di bagni chimici, strade chiuse e magari deposito borse, il minimo sindacale insomma. Anche perchè pago volentieri l'organizzazione valida, molto più che il pacco gara. Peccato, la Traslaval me la immagino molto meglio.

nicolap ha detto...

La bellezza dell'isola è un'aggravante, non una compensazione. Significa organizzare da schifo che "tanto il posto è bello è la gente viene lo stesso"; e così si fa anche cattivo servizio al posto.